Over Their Dead Bodies, 2014
“Le vicende di un gruppo di donne, la grande storia come il susseguirsi delle epifanie quotidiane si interfacciano tra pensiero e tèchne, o ancora tra la rilkiana “indicibilità dell’arte” e l’abilità tecnica che contraddistingue gli elaborati visivi e le speculazioni teoriche di Kensuke Koike. Una foto di gruppo è il condensatore di eventi supposti ed immaginati che si susseguono idealmente in un tempo non troppo lontano, sotto lo sguardo attento e misterioso dell’artista che continua lucidamente e implacabilmente la sua analisi delle relazioni tra gli esseri umani decidendo, in questa occasione, di incentrare la sua attenzione su un microcosmo che assurge a laboratorio di sistemi relazionali che intercorrono tra segni, volti. Ciò che gli interessa non è la detection, ovvero scoprire chi sta all’origine dei misteriosi episodi di apparizione e sparizione, ma come questi fenomeni funzionino. La vicenda, soggetto di questo lavoro di Kensuke Koike, si interfaccia con il meccanismo stesso di costruzione del lavoro, diventando interdipendenti, inscindibili. Il libro in questione è costruito sulla base di successivi livelli di informazione che disvelano e criptano al tempo stesso il modus operandi dell’artista come dipanano ed ingarbugliano la vicenda che è al centro della suddetta speculazione. Porzioni di immagini, di sguardi, di incarnati, vengono isolate e sedimentate nuovamente in un unico segno, viso, corpo. Elementi vengono campionati e prelevati per poi essere ricomposti, giustapposti a intervalli brevissimi, così che l’immagine sembra dilatarsi e assumere la condizione temporale in una poetica, ma anche ironica e carica di sensualità”.
Marco Tagliafierro
January 2015